Protocollo tra CGIL, UIL, Confindustria, Anci, Consiglio regionale Puglia, Consigliera di parità Puglia e CAV per collaborazione e condivisione delle azioni di contrasto alle discriminazioni, molestie e violenza sulle donne
Dare vita a un percorso comune, per costruire proposte e politiche partecipate che possano contrastare in modo efficace la violenza maschile sulle donne. E’ l’obiettivo del protocollo firmato il 28 novembre nella sede di Cgil Puglia per dare vita ad azioni comuni di contrasto alle discriminazioni, molestie e violenza. Il documento è stato sottoscritto, fra gli altri, da Uil, Cgil, Confindustria, Anci, Regione Puglia, Consigliera di Parità e Centri antiviolenza
“Abbiamo la necessità di interrompere il circuito che porta alla violenza sulle donne. La firma di questo protocollo è un percorso che ci vede protagonisti tutti: Cgil, Uil, Consigliera di parità, Presidenza della Regione Puglia, Anci, Centri Antiviolenza regionali”. Così la Segretaria della Cgil Puglia Filomena Principale ha dato il benvenuto agli ospiti intervenuti alla firma del protocollo per pratiche di contrasto alla violenza maschile sulle donne. “Noi come Cgil”- ha detto Principale- “mettiamo a disposizione le nostre sedi sul territorio affinché le donne che si rivolgono a noi possano trovarvi sostegno per essere poi accompagnate nei luoghi deputati ad occuparsi di violenze e molestie. L’auspicio è che oltre a Confindustria possano aderirvi anche altre parti datoriali. Faremo formazione e daremo informazioni affinché ci sia uno scambio continuo anche con le amministrazioni comunali”.
“Questo documento”- ha ribadito Annarita Gianniello Segretaria regionale Uil -“rappresenta un primo punto di confronto per tante donne che si trovano in difficoltà. Vogliamo creare per loro un punto di appoggio, incoraggiarle a non avere paura di denunciare, anche e soprattutto quando molestie e violenze avvengono sui luoghi di lavoro. Deve finire tutta questa omertà. Dobbiamo trovare i giusti protocolli da inserire nei contratti nazionali e poi nella contrattazione di secondo livello per garantire aiuti a favore di queste donne”. “Il protocollo di oggi”- afferma la Presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone- “che vede insieme enti e istituzioni, è un ulteriore passo per attivare azioni concrete e più incisive contro la violenza di genere. La rete di collaborazione messa in campo è importantissima anche a supporto delle istituzioni. Il Consiglio regionale della Puglia ha già assunto degli impegni con l’approvazione per esempio della legge sulla parità retributiva contro la violenza economica, ma è necessaria la collaborazione di tutti per renderla operativa. Questa sinergia ci permette di intervenire da più ambiti per realizzare quella rivoluzione culturale necessaria per eliminare gli stereotipi di una cultura patriarcale ancora molto radicata nella nostra società. Bene allora lavorare insieme per un grande piano di azione in cui ogni organizzazione potrà dare il suo contributo. Il Consiglio regionale non farà mancare il suo apporto.
“Con la sottoscrizione di questo Protocollo”- ha detto Sergio Fontana Presidente di Confindustria Puglia- “condividiamo principi e impegni per la prevenzione e il contrasto ad ogni forma di violenza e molestia delle donne nei luoghi di lavoro perché diventino sempre più ambienti virtuosi e piacevoli in cui sia rispettata la dignità di ognuno senza discriminazioni di genere. Una donna inoccupata rappresenta la perdita di una risorsa preziosa per il nostro sistema e costruire condizioni di lavoro che creino benessere, dando il buon esempio, è una priorità delle nostre imprese”. “Questo protocollo è importante perché andrà a costituire una rete per costruire e garantire il benessere circolare come obiettivo dell’azione concreta”- ha detto Lella Ruccia Consigliera di parità regionale. “L’autodeterminazione è necessaria anche e soprattutto nei luoghi di lavoro. La libera autodeterminazione personale ed economica serve per giungere a una società matura e inclusiva anche e soprattutto nei luoghi di lavoro. Dobbiamo superare lo stereotipo per il quale tutto ciò che le donne fanno sia un dovere e dobbiamo ripensare la nostra organizzazione sociale e del lavoro. Dalle istituzioni ci aspettiamo sempre più il giusto valore come assegnazione di risorse a questo lavoro che le donne svolgono negli organi di parità: questa la verifica della efficacia delle iniziative che si mettono in campo”.
“Questo protocollo”-ha detto Luciana Laera, Vicepresidente Anci Puglia, delegata alle Politiche di Genere- “servirà per fare fronte e azione comune rispetto al fenomeno della violenza sulle donne in tutti gli ambiti sociali. È questo il protocollo di collaborazione che enti e istituzioni hanno sottoscritto oggi. Enti e istituzioni che sono sia intermediari tra le politiche pubbliche e le azioni di prossimità, da praticare in maniera diffusa e capillare per scardinare la violenza di genere, sia attivisti di quelle stesse azioni per combattere stereotipi e discriminazioni che restano un ostacolo alla costruzione di una società più equa”. A nome dei Cav firmatari del protocollo è intervenuta Maria Pia Vigilante, a capo della task force regionale contro la violenza di genere, che ha ricordato “quanto sia importante la firma da parte di tutti i centri antiviolenza della Puglia oltre che da Uil, Anci, Regione Puglia, Consigliera di Pari Opportunità. Il benessere delle donne deve essere presente all’interno delle aziende e per questo è importante anche la presenza di Confindustria alla firma di questo protocollo. Avete il dovere di risarcirci gli anni di ritardo nella parità retributiva nelle aziende. C ‘è poi chi subisce la doppia discriminazione per cui abbiamo il dovere morale di essere quanto più inclusivi possibile anche con il linguaggio e per questo io uso l’asterisco. Dobbiamo costruire un mondo migliore anche aziendale”.
Scarica il protocollo
PROTOCOLLO FIRMATO (1)
SEGUICI SUI SOCIAL