Second Life
Second Life è un progetto sostenuto da Fondazione con il Sud nell’ambito del bando “Contrasto alla violenza di genere 2021”. Capofila è aps G.I.R.A.F.F.A. in partenariato con Casa delle donne del Mediterraneo, Azienda Ospedaliera universitaria Policlinico di Bari, Comune di Bari, I.C. Davanzati-Mastromatteo, IC Japigia 1-Verga, Regione Puglia-Garante dei Diritti del Minore, CREIS- Centro Ricerca per l’innovazione sostenibile, Liceo Scientifico Salvemini, Ordine Psicologi Regione Puglia, Ordine Assistenti sociali Puglia, Ordine giornalisti della Puglia, Roel Odv, Biellebi srl, Università degli Studi di Bari- Dipartimento di ricerca e innovazione umanistica, Idee aps, Comitato Pari Opportunità degli avvocati di Bari.
Il progetto mira a definire un protocollo di intervento condiviso con tutti i soggetti della rete antiviolenza di Bari e a rafforzare i servizi offerti dal centro antiviolenza “Paola Labriola”, gestito dall’associazione G.I.R.A.F.F.A.
Saranno sviluppate azioni specifiche per l’intercettazione di 300 donne che hanno subito violenza, che vivono in quartieri di Bari compromessi e che difficilmente denunciano i reati subiti. Verrà aperto uno sportello di ascolto nella sede della Casa delle Donne del Mediterraneo che offrirà alle donne servizi di accoglienza, consulenza psicologica, legale e ostetrica.
Per facilitare l’emersione del fenomeno nei contesti particolarmente critici, si utilizzerà l’arte teatrale e sarà realizzato un progetto fotografico volto ad indagare il fenomeno nell’ambito specifico della violenza economica.
Al fine di favorire lo sviluppo dell’autonomia economica saranno realizzate attività di bilancio delle competenze e orientamento al lavoro, corsi di formazione mirati e borse lavoro presso le aziende partner con il coinvolgimento di 30 donne, 12 delle quali intraprenderanno un percorso di inserimento socio-lavorativo.
Previsti anche corsi di accompagnamento alla nascita e di sostegno per eventuali minori vittime di violenza assistita grazie all’avvio di un centro pedagogico che accoglierà gli eventuali minori a carico.
Infine, saranno realizzati percorsi formativi per le operatrici del CAV e per tutti i soggetti della rete territoriale antiviolenza (FFOO, Magistrati, Avvocati, SanitĂ , Operatrici Sociali, Psicologi, etc) con l’obiettivo di definire metodologie d’intervento replicabili a livello nazionale, e percorsi di educazione alla non violenza, alla relazione sentimentale attraverso il linguaggio di genere e contrasto agli stereotipi rivolti a docenti e genitori degli istituti scolastici. Grazie al partenariato con il Comune di Bari saranno coinvolti docenti e famiglie di asili nido comunali e scuole d’infanzia.
Obiettivi di progetto sono:
• Contrasto e riduzione dei fenomeni di violenza sulle donne
• Rafforzamento di percorsi di autodeterminazione e autonomia delle donne
• Presa in carico globale delle donne e di eventuali minori a carico
• Formazione degli stakeholder del territorio e degli operatori
• Attivazione di un protocollo condiviso tra tutti i soggetti
• Definizione di omogenei metodi di accoglienza e di linguaggio
• Attivazione di un mutamento culturale che valorizzi educazione alle differenze, affettività e decostruzione degli stereotipi di genere
• Inclusione, empowerment ed inserimento lavorativo delle donne
Inaugurazione sportello del Cav Paola Labriola alla Casa delle donne del Mediterraneo
Consulenze ostetriche alla Casa delle Donne del Mediterraneo
Presentazione del libro “Il viaggio che ha cambiato la mia vita”
Tavolo per protocollo interistituzionale
Apertura sportello CAV presso la FIOM
Corso per le competenze trasversali
Rossetto 1522, uno strumento contro la violenza di genere
SEGUICI SUI SOCIAL